La concordanza dei tempi al congiuntivo (Alberto Moravia, "Romolo e Remo"): Inserisci il presente o l'imperfetto del congiuntivo

Riempi gli spazi

1. Il narratore crede che l'urgenza della fame non si (potere) paragonare a quella degli altri bisogni.
2. Il narratore voleva che noi (capire) le sue motivazioni: era probabile che gli (servire) un pranzo.
3. Gli sembrava che le cose (essere) vacillanti e deboli come se (avere) esse stesse fame.
4. Era necessario che il narratore (trovare) un pranzo al più presto.
5. Il narratore decide di usare Romolo benché (essere) suo amico.
6. Al narratore dispiace che Romolo (essere) anche lui povero.
7. Il narratore ha usato Romolo sebbene (essere) povero anche lui.
8. Il narratore non è contento che la trattoria di Romolo (avere) un aspetto così misero.
9. Arrivato da Romolo, Remo era nel ballo, e bisognava che (ballare).
10. Remo vorrebbe che Romolo (avere) molti clienti..
11. Non sembra che la moglie di Romolo (essere) entusiasta della presenza di Remo.
12. Romolo aspettava che Remo (ordinare) il pranzo.
13. A Romolo dispiace che in cucina non ci (essere) l'abbacchio.
14. Romolo ha fatto uscire i figli affinché (fare) la spesa.
15. Remo ha divorato il pranzo sebbene (avere) la sensazione di sbafare alle spalle di gente povera quanto lui.
16. Remo è contento che Romolo e sua moglie (litigare): è necessaria una distrazione affinché lui (potere) scappare.